Noi non avremmo mai voluto fermarci e le famiglie dei nostri ragazzi ci vorrebbero coinvolti.
Quindi continuiamo a chiedere a gran voce il riconoscimento dei nostri diritti e del diritto allo studio e all’inclusione di bambini e ragazzi con disabilità.
Il primo maggio degli AEC/OEPA all’assessorato, ora.